“Il commercialista riveste un ruolo essenziale nella definizione delle strategie di finanziabilità delle imprese, in particolare delle PMI, in relazione, soprattutto, ai nuovi metodi per reperire risorse. Il professionista potrà e dovrà ritagliarsi, sempre più, il ruolo di advisor finanziario all’interno delle aziende, non solo perché il sistema bancario tradizionale richiederà una maggiore complessità di strumenti informativi a supporto della fase di delibera di eventuali finanziamenti, ma anche perché il sistema tradizionale di credito tenderà a sostenere sempre meno le aziende.” Di questi temi già si parlava il maggio scorso anno, durante il Convegno Regionale dell’UNGDCEC Emilia-Romagna nell’intervento dedicato al “Futuro Italia – La creazione di valore dell’economia attraverso l’accesso al credito delle imprese”.
In termini di evoluzione della professione, ad avvalorare questa tesi e quella da noi sostenuta oramai da 5 anni, l’accordo di libera collaborazione elaborato dal Consiglio nazionale di categoria, d’intesa con l’Organismo agenti e mediatori, che potrà essere siglato con i principali istituti bancari nazionali, per “favorire l’assistenza degli iscritti a favore delle piccole e medie imprese italiane nei programmi di sviluppo aziendale e di finanziamento”.
Il protocollo, quindi, pone il commercialista come intermediario e facilitatore del rapporto tra istituti di credito e piccole medie imprese e il suo ruolo sarà quello di agevolare i finanziamenti sia supportando il cliente, sia rendendo la vita più semplice agli istituti. Il professionista offrirà consulenza al cliente con particolare riferimento all’analisi della situazione finanziaria dell’impresa, in modo da permettergli una «corretta rappresentazione delle esigenze e dei bisogno del cliente stesso e l’assistenza professionale nella preparazione della documentazione di supporto contabile e finanziario della società, al fine di ottimizzare i tempi di risposta e la durata dei procedimenti». Di contro: «la banca si dichiara disponibile a esaminare tramite un canale dedicato le richieste di servizi e prodotti bancari dalle Pmi mediante l’ausilio degli iscritti e ad applicare condizioni agevolate rispetto a quelle abitualmente applicate sul mercato».
Nell’arco di 5 anni, dalla fondazione di COFiP sino ad oggi, l’Associazione ha sempre puntato sulla categoria dei Commercialisti per ricoprire questo ruolo. Cavalcando l’onda della digitalizzazione, individuando percorsi formativi e strumenti innovativi sempre al passo coi tempi, abbiamo cercato di formare e informare, creando di fatto una nuova professione, quella del Consulente Finanziario Professionista, la cui mission, quella di aiutare il cliente a fare bene il cliente, abbraccia a pieno i temi trattati all’inizio di questo articolo.
Il Consulente COFiP di fatto affianca aziende e famiglie nella gestione finanziaria delle loro risorse e dispone delle competenze e degli strumenti necessari per agevolare l’accesso al credito del cliente: dalla preparazione adeguata dei documenti alla cura del rapporto con gli operatori finanziari.
Dott. Cristiano Nesta
Segretario COFiP e Office Manager