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Conosciamo davvero il valore della centrale rischi?

21 Febbraio 2020

La CR rappresenta metaforicamente un termometro per il malato: il primo passo è far capire al cliente gli errori che sta commettendo. L’obiettivo primario, però, è ottenere minori garanzie, migliori affidamenti, un canale di credito più adatto alle proprie esigenze, in modo da dover affrontare anche rischi minori.

Cosa è la centrale rischi?

La Centrale dei rischi (CR) è un sistema informativo, gestito dalla Banca d’Italia, che raccoglie le informazioni fornite da banche e società finanziarie sui crediti che esse concedono ai loro clienti, per affidamenti pari o superiori a 30.000 €.

La centrale rischi ricopre un ruolo fondamentale per il cliente in vista di un più agevole accesso al credito, alle migliori condizioni: fornisce una valutazione dettagliata sul rapporto fra il cliente e la banca, valorizzando la clientela “meritevole”. In sostanza, chi ha una buona “storia creditizia”, può ottenere un finanziamento a condizioni migliori.

Come si accede alla centrale rischi?

Il servizio è gratuito e i dati sono disponibili dal 1° gennaio 1989.

Modalità: è necessario inviare il modulo di accesso ai dati, debitamente compilato, tramite Pec, fax o con consegna diretta allo sportello in filiale (l’operazione può essere effettuata anche da terzi, per conto dell’interessato, allegando relativa delega). L’elenco delle Filiali è consultabile sul sito della Banca d’Italia al seguente link: https://www.bancaditalia.it/chisiamo/organizzazione/filiali/index.html.

Le nuove modalità di accesso prevedono anche l’utilizzo di SPID o CNS.

A cosa serve la centrale rischi?

Il commercialista riveste un ruolo essenziale nella definizione delle strategie di finanziabilità delle imprese, in particolare delle PMI, in relazione, soprattutto, ai nuovi metodi per reperire risorse. Uno dei suoi obiettivi, come Consulente Finanziario Professionista, è quello di affiancare aziende e famiglie nella gestione finanziaria delle loro risorse, disponendo delle competenze e degli strumenti necessari per agevolare l’accesso al credito del cliente: dalla preparazione adeguata dei documenti alla cura del rapporto con gli operatori finanziari.

La CR rappresenta metaforicamente un termometro per il malato: il primo passo è far capire al cliente gli errori che sta commettendo. L’obiettivo primario, però, è ottenere minori garanzie, migliori affidamenti, un canale di credito più adatto alle proprie esigenze, in modo da dover affrontare anche rischi minori. COFIP, a questo proposito, aiuta il Consulente Finanziario Professionista in questa analisi, tramite servizi digitali mirati: l’analisi puntuale permette di individuare in modo rapido ed efficace le criticità.  Vi sono casi, per esempio, in cui il cliente è sempre più propenso ad uno sconfino a causa di una tendenziale approssimazione dell’utilizzato rispetto all’accordato. Si tratta di un percorso che prende avvio con l’analisi della centrale rischi e che trova compimento in un rapporto di consapevolizzazione del cliente. Il ruolo del professionista è quindi strategico: il cliente potrà contare su una figura in grado di poterlo consigliare in modo appropriato, soprattutto nel suo rapporto diretto con la banca.

Il ricorso alla Centrale Rischi costituisce, quindi, una pratica agevole da seguire, che non richiede dispendio di tempo e denaro, in quanto gratuita, e permette di avere un quadro esaustivo degli affidamenti del cliente e della loro sostenibilità in termini economici e finanziari. Per il professionista tutto questo, poi, ha dei vantaggi in prospettiva in quanto aumenta la probabilità di avere quel cliente in portafoglio in futuro e di supportare le aziende che hanno possibilità di crescita nel mondo bancario, scegliendo la forma tecnica di affidamento ad esse più congeniale e l’operatore finanziario più adeguato.

Aiutando il cliente a fare bene il proprio mestiere, aiutiamo noi stessi e la nostra professione.

Gianluca Zanacca
Product Manager